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La passione dei torresi è il mare e col mare i suoi tesori.

Il corallo e i cammei sono sempre stati considerati da nonno Vincenzo e da papà Amerigo dei tesori da scoprire e da esaltare. Questo continuano a fare Massimo e Margherita, con una conoscenza tecnica che si unisce all'antica tradizione del lavoro artigianale.

Solo nel 2001 Massimo Accardo e la sorella hanno sostituito

il padre nella conduzione della ditta, fondata già alla fine

dell'800 dal nonno Vincenzo. Tutto ciò dopo un lungo apprendistato iniziato all'età di diciotto anni.

Attualmente l'antico lavoro artigianale pur mantenendo fermi i passaggi tecnici, si è dovuto rinnovare seguendo la modernità. Così l'antico cammeo si rinnova nei soggetti e nelle montature, il rutilante corallo si rende attuale nei tagli, negli accostamenti e nelle utilizzazioni.

Coralli e cammei cominciano il loro lungo viaggio da mari più

o meno lontani per approdare sui banchetti di lavoro dei valenti

artigiani torresi che dalla materia informe traggono, tramite processi di pulitura, lucidatura, taglio e incisione, la

materia prima dei futuri gioielli.

Come ben ricorda la gloriosa scuola del corallo, nascono talvolta delle realizzazioni finemente incise a bulino che troveranno poi la strada dei mercati interni ed esteri.

Il lavoro di Massimo e Margherita non consiste solo nella selezione del materiale acquistato, ma anche nella destinazione dei singoli pezzi per una loro valorizzazione. Tutto ciò avviene con l'importante contributo degli incisori e  degli orafi torresi che esaltano e realizzano l'oggetto finito. Sia esso collana, anello, orecchino, è comunque il risultato di molteplici maestrie.

L'attività di Massimo e Margherita, quindi, non consiste solo in un ruolo commerciale, ma si inserisce fattivamente nella produzione artigianale che risulta essere inevitabilmente la parte più creativa e la fonte di maggiori soddisfazioni.

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